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dell’attività in
un’azienda alimentare. Tali pericoli possono
essere di natura chimica, fisica o microbiologica,
e devono essere correlati alla probabilità
che questi possano realmente manifestarsi, affinché
lo studio del rischio sia attendibile e stimabile.Il
sistema di autocontrollo HACCP apporta la novità
di effettuare i controlli a monte del processo
di produzione, e non più a valle, permettendo
di prevenire in modo mirato eventuali problemi
sulle singole fasi di produzione, senza concentrare
l'attività di controllo solo sul prodotto
finito, con aggravi economici, organizzativi e
gestionali, e mantenendo la sicurezza di avere
prodotto bene e in sicurezza igienica.
la storia
L’HACCP è stato introdotto in Europa
con la direttiva 93/43 e in Italia con il D.lgs.
N° 97/155 che prevede l'obbligo di applicazione
del protocollo HACCP per tutti gli operatori a
qualsiasi livello della catena alimentare.
A partire dal 1° gennaio 2006 questo decreto
è stato sostituito dal Regolamento dell’Unione
Europea n° 852/2004, che obbliga tutti coloro
che trattano alimenti (industria, ristoranti,
bar, ecc.) ad adottare un sistema documentato
di autocontrollo igienico, soggetto alle verifiche
delle ASL.
Il sistema HACCP inoltre, sempre a partire dal
1° gennaio 2006, in base al Regolamento Europeo
n°183/2005, deve essere adottato dalle aziende
che hanno a che fare con i mangimi per gli animali
destinati all'alimentazione umana (produzione
delle materie prime, miscele, additivi, vendita,
somministrazione. |